Che internet e, più precisamente, i Social Media, conoscessero tutto di noi, si sapeva già; i nostri affetti, i nostri gusti, le marche ed i personaggi a cui siamo più fedeli, gli amici, i dati anagrafici e così via.
Da questo a pensare, però, che attraverso la navigazione online, internet potesse capire di quale umore siamo, il salto è grande. Invece, una ricerca ha stabilito che, in base ai comportamenti e alle reazioni che abbiamo davanti ad un sito, si può ottenere, con la precisione dell’82%, qual è lo stato emotivo in cui siamo in quel momento.
Come?
Non si tratta di vedere la cronologia delle ricerche o il tipo di argomenti cliccati, bensì di studiare in che modo un sito che viene aperto, viene utilizzato, a quale velocità vengono assorbite le informazioni e quali gesti vengono fatti con il mouse.
Quali sono stati i risultati?
I ricercatori hanno riscontrato e riportato sulla rivista MIS Quarterly, che:
- Gli utenti che si sentono frustrati o tubati, muovono il mouse in maniera imprecisa, spostando il cursore sull’argomento o il link di interesse in modo meno netto e regolare.
- Gli utenti agitati, forse al contrario di ciò che ci si potrebbe immaginare, tendono a muovere il mouse molto più lentamente del solito.
Questo studio potrebbe tornare utile per chi, come noi, sviluppa siti; capendo qual è l’umore delle persone che navigano all’interno di un sito, in base a quanto sono seccate passando da una pagina piuttosto che da un’altra, si può capire cosa percepiscono come poco funzionale o fastidioso.
Avendo così feedback più diretti e veritieri, si potrà offrire aiuto immediato o studiare strategie alternative in grado di eliminare le criticità del sito.