30.000 intervistati in più di 60 stati: l’infografica pubblicata da Nielsen sulle abitudini sociali e d’acquisto dei Millennials – la nuova generazione dei nati a cavallo del 2000 – ha i numeri giusti.
Nielsen è l’azienda che si occupa dello studio dei consumatori in 47 mercati europei e in oltre 100 Paesi di tutto il mondo, per offrire un quadro completo delle tendenze di acquisto e delle abitudini relative ai mezzi di comunicazione. Ma cosa emerge dall’infografica?
La generazione Y, cresciuta di pari passo con la tecnologia e in prima linea sul fronte social è il target a cui un mercato deve orientarsi per rimanere competitivo e performante. I dati raccolti raccontano di una generazione incentrata sul “noi”, sull’“adesso” e sul “di più”.
Dalla categoria dei “giovani adulti”, in cui rientra la maggior parte dei Millennials, ci si aspetta un potere di acquisto limitato: stiamo tuttavia parlando del 24% della popolazione mondiale, persone estremamente attive sui social network, propense all’acquisto online e alla sharing economy.
Sono dati sufficienti a permettere loro di influenzare ogni settore, tanto i media coinvolti nella rivoluzione tecnologica quanto i luoghi di ristorazione e svago così inseriti nelle logiche social.
L’uso dei vecchi sistemi di informazione viene arricchito ed integrato: il 66% di loro guarda la televisione mentre naviga in Internet, e il 62% dichiara di apprezzare le trasmissioni che interagiscono con essi in diretta e di essere propensi all’uso dei social.
La larga disponibilità di connessione porta i Millennials a dare importanza massima al momento presente, all’istante: i prodotti, prima ancora che innovativi e di qualità, devono essere fruibili subito. Basti pensare alla differente rapidità di comunicazione tra la generazione Y e i Baby Boomer loro genitori – e al conseguente bisogno indotto di velocizzazione delle dinamiche: fatta eccezione per servizi all’avanguardia come Amazon Prime, Nielsen evidenzia come i servizi di acquisto online con consegna a casa surclassino di svariate lunghezze gli e-commerce; e anche a livello di intrattenimento, la fornitura di programmi fruibili in streaming – forte della possibilità di rendere i contenuti ed i video disponibili in ogni momento – non lascia terreno al canone di abbonamento per TV e reti private.
Questo surplus di informazioni, e di consapevolezza reale o supposta, porta i Millennials a volere il meglio, o comunque di più di quanto già abbiano. Gli acquisti possono essere effettuati in ogni luogo e in qualsiasi momento della giornata: prima di acquistare uno spazio pubblicitario televisivo, è consigliabile verificare in che condizioni è il vostro sito Internet…
Ma i membri della generazione Millennial sono tutt’altro che superficiali. Al contrario, è forte il loro interesse per lo storytelling e il racconto trasparente dei brand (80%), così come è in forte crescita l’attenzione per i cibi salutari (38%) e biologici (36%), per i quali sono disposti anche a pagare di più (81%); meglio ancora se sono innovativi (48%).
Il dialogo tra aziende e consumatori – e tra i comunicatori stessi – diventa il punto centrale di un marketing efficace: le identità dei Millennials sono fortemente influenzabili dai brand che sanno raccontare la propria storia, innescando un confronto e colpendo il vissuto emotivo ed emozionale delle persone.
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