Bill is smart. Be like Bill.
Aperta da un diciannovenne alle prese con il primo anno di università, dopo poco più di un mese la pagina Facebook “Sii come Bill” ha già raggiunto i 625.000 like!
Un successone, insomma!
Chi di voi non ha mai visto un post con Bill, che ironicamente racconta come le persone dovrebbero comportarsi per essere il meno dannose possibile verso gli altri, per adottare le buone maniere e per essere intelligenti?
Lui fornisce perle che molti vorrebbero offrire a qualcuno e, per farlo, si affidano alla sua saggezza!
Il primo disegno sembrerebbe risalire a 6 anni fa ed appartenere a Eugeniu Croitoru, ma la genesi non è poi così importante: la viralità è data proprio dalla collaborazione e dall’insieme delle idee degli utenti, è la possibilità di condividere che attribuisce valore a certi fenomeni che, se non fossero condivisibili, non ne avrebbero.
Ma il suo successo non si ferma a Facebook, su grandissima richiesta degli utenti, sono stati aperti il sito di merchandising e la pagina Instagram.
Si sa, quando una cosa riscuote successo, viene utilizzata e sfruttata il più possibile da tutti, per questo sono nate delle applicazioni web che permettono di creare il proprio Bill o di diventare protagonisti del meme. Sono nati poi Tanuzzo, il Bill siciliano, Billa, la versione femminile, Llib, il contrario di Bill, Peppi, la versione calabrese ed, infine, Gianni il malvagio, la versione con Gianni Morandi.
Come tutto ciò che è divenuto virale, però, finisce per stancare presto qualcuno, per questo sono nati post poco amichevoli nei confronti di Bill, ma Bill risponde impavido: