Bmw potrebbe contestare a Google la scelta di utilizzare il nome “Alphabet” per la sua nuova holding, alla quale fanno capo tutte le divisioni del gruppo e che separa, di fatto, l’attività di ricerca sul web, YouTube e le altre società internet dalle divisioni di ricerca e investimento.
Dopo l’annuncio della costituzione di Alphabet, il sito della nota società tedesca è andato in tilt per l`eccesso di contatti che pensavano di accedere all`indirizzo della nuova società di Google. Perché?
Forse non tutti sanno che Bmw ha una sussidiaria che si occupa di servizi di leasing, operante in 18 paesi nel mondo, con un volume di affari che si aggira intorno ai 530.000 veicoli, il cui nome è proprio “Alphabet Fuhrparkmanagement”.
Bmw ha dichiarato di non essere stata informata prima dell’annuncio ufficiale di Google di voler nominare così la società, né di aver ricevuto un`offerta per acquistare il dominio internet, che, ad ogni modo, non è in vendita.
Per evitare di essere sovracaricati di utenti in cerca del nuovo sito della società di Google, Bmw ha chiesto ai legali di verificare se ci sia stata una violazione del marchio “Alphabet” da parte del colosso informatico.
Ora non ci rimane che aspettare il responso dell`organismo amministrativo americano preposto al rilascio dei brevetti e dei marchi depositati, la United States Patent and Trademark Office. Secondo questo stesso organismo, solamente negli Usa al momento i marchi registrati che contengono la parola “Alphabet” sono più di 100, per questo, per dimostrare la violazione di Google, gli avvocati di Bmw dovranno provare che la nuova società crea il rischio di confondere i clienti dei due brand.
Al momento però, Google sembra molto tranquillo in merito a questa situazione: Sulla home page del sito di Alphabet, rintracciabile attraverso un dominio temporaneo, è comparso un messaggio di Larry Page ( AD) che si conclude così:
“Don’t worry, we’re still getting used to the name too!”